DISCIPLINE

Studio odontoiatrico con trattamenti mirati a Chiavari (GE)

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Servizi di prevenzione e igiene orale


Lo Studio Dentistico Dott. Marco Bonelli garantisce la massima professionalità nella vasta gamma di prestazioni che offre ai propri pazienti per la salute della bocca, la cura dei denti e del sorriso. Il Dott. Marco Bonelli, laureato in odontoiatria e protesi dentaria, si avvale di strumentazioni di ultima generazione per la cura del vostro sorriso. Presso lo studio vengono eseguiti vari servizi di prevenzione e igiene orale, estetica dentale, sbiancamento dentale, odontoiatria conservativa, odontoiatria pediatrica, ortodonzia, implantologia, chirurgia orale, gnatologia, endodonzia, protesi fissa e mobile su impianti, disturbi ATM, radiografie digitali. 

 Odontoiatria conservativa     


 L'odontoiatria conservativa è un settore dell'odontoiatria dedicato alla riparazione di denti danneggiati a causa di fratture o carie, comprese anche le loro componenti. Questa disciplina è ampiamente utilizzata in diverse situazioni e mira a ripristinare sia la funzionalità che l'aspetto estetico dei denti compromessi.

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    Possiamo distinguere tra interventi di restauro diretti e quelli indiretti. Un restauro diretto è principalmente un’otturazione realizzata con materiale composito, che si effettua direttamente alla poltrona dell’odontoiatra. Il restauro indiretto, invece, chiamato intarsio si considera un lavoro preliminare eseguito in laboratorio che viene poi successivamente inserito in studio dall’odontoiatra. Viene effettuato semplicemente quando il vuoto lasciato con la rimozione del processo carioso è troppo grande per un restauro diretto.


La devitalizzazione   


La devitalizzazione è un'operazione odontoiatrica che consiste nell'asportare la polpa di un dente.

L’endodonzia è quella branca dell' odontoiatria che si occupa della terapia della polpa dentale, cioè lo spazio all'interno del dente (costituita da cellule, come gli odontoblasti e le cellulle stellate, da vasi e nervi).

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    Si ricorre alla terapia endodontica, detta anche devitalizzazione, qualora una lesione (cariosa o traumatica) determini un'alterazione irreversibile del tessuto pulpare fino alla necrosi, cioè alla morte. È possibile anche ricorrere a questa metodica qualora l'elemento dentario debba essere coinvolto in riabilitazioni protesiche che, a causa della notevole riduzione di tessuto dentale stesso, determinerebbero un'alterazione pulpare irreversibile (necrosi pulpare per cause iatrogene, cioè determinate dal dentista).


    La terapia endodontica ortograda (cioè per via normale) detta anche devitalizzazione o terapia canalare è composta da diverse fasi:


    1. Accesso alla camera pulpare
    2. Sagomatura con strumenti endodontici manuali o meccanici (spesso strumenti in nichel titanio), detersione/sterilizzazione del canale radicolare (in genere con ipoclorito di Sodio).
    3. Sigillatura tridimensionale di tutte le strutture del canale (compresi canali laterali e apice) tramite una resina naturale termoplastica (Guttaperca) secondo varie tecniche di condensazione.
    4. Controllo radiografico

    La devitalizzazione , o terapia canalare, permette di conservare denti non vitali per molti anni; è possibile anche salvare denti già devitalizzati che vanno ritrattati, ed eliminare granulomi e infezioni all'apice dentale (ritrattamento canalare).


    Devitalizzazione e terapia canalare sono termini spesso usati in modo equivalente, anche se la devitalizzazione farebbe riferimento specificamente a una cura effettuata su un dente vivo; a volte si parte invece da un dente che è già necrotico o devitalizzato.


    L'importanza di una buona terapia canalare è grandissima poiché i denti devitalizzati possono funzionare bene anche per una vita, mentre qualunque problema che si crea successivamente si ripercuote anche sulle cure effettuate dopo la devitalizzazione (ricostruzioni, intarsi, corone protesiche).


    In alcuni casi utilizziamo anche il microscopio per curare denti particolarmente difficili, con problemi di perforazioni, apici beanti, strumenti fratturati nei canali.


    Quando una terapia canalare può essere definita di buona qualità?


    Quando vengono seguite le procedure standardizzate messe a punto da innumerevoli studi:


    • Pulire , sagomare e sterilizzare tutti i canali del dente.
    • Riempire con un materiale compatto (guttaperca + cemento) tutti i canali fino ad arrivare in prossimità dell'apice.
    • Sigillare adeguatamente, quindi, soprattutto le zone apicali di ciascun canale radicolare.
    • Proteggere efficacemente questo sistema canalare dal reinquinamento batterico (saliva).
    • Se qualcuno di questi requisiti non è soddisfatto va seriamente considerato il ritrattamento del dente già curato.

    Un mezzo considerato essenziale per raggiungere questi obiettivi è quello di isolare il dente con la diga di gomma, che in genere anche il paziente accetta volentieri perché rende più confortevole il trattamento.

Implantologia   


È una tecnica da anni consolidata e sicura che consente di sostituire denti mancanti sia quando si è perso un dente singolo o più denti, sia quando va ricostruita un'intera arcata.

E' una tecnica molto utile anche a stabilizzare protesi totali inferiori o per ridurre il palato su quelle superiori.

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    Impianti Dentinali

    LA SOLUZIONE IDEALE PER SOSTITUIRE DENTI MANCANTI


    Per decenni i ponti e le protesi sono state l'unico trattamento possibile per sostituire denti mancanti. Oggi gli impianti dentali offrono una eccellente alternativa che permette di riavere un dente molto simile a quello naturale. 


    COSA SONO GLI IMPIANTI DENTALI?

    Gli impianti dentali sono viti in titanio che vengono posizionate nell'osso sotto la gengiva attraverso una semplice procedura chirurgica. La vite costituisce la "radice" del nuovo dente che verrà costruito. Dopo la guarigione dell'osso viene preparata e posizionata la corona del dente. L'aspetto finale del nuovo dente è molto simile al dente naturale. Gli impianti possono anche essere utilizzati per stabilizzare ponti e protesi dentarie quando manca più di un dente. 


    QUALI SONO I VANTAGGI DEGLI IMPIANTI DENTALI?

    Poiché gli impianti si integrano perfettamente con le ossa mandibolari e mascellari, essi offrono una solida base su cui applicare saldamente i nuovi denti. 


    Si possono quindi restituire uno o più denti a chi non li ha più 

    I portatori di protesi mobili possono tornare ad avere una dentatura fissa oppure possono avere una protesi più stabile e più confortevole ; 

    Si può restituire il sorriso, la capacità di masticare con gusto e la sicurezza di una bocca gradevole a chi altrimenti l'ha persa per sempre. 

    QUALI SONO LE FASI DEL TRATTAMENTO? 


    Fase preliminare: 

    Visita e diagnosi, attraverso l’analisi clinica intraorale e lo studio delle radiografie.

     

    Fase chirurgica:

    Posizionamento dell'impianto nell'osso attraverso un semplice intervento chirurgico eseguito ambulatorialmente in anestesia locale.

    L'intervento è indolore e non provoca nessun particolare disturbo. Dopo l'intervento il disturbo è paragonabile a quello di una estrazione dentale semplice; alcuni pazienti non sentono neppure l'esigenza di prendere antidolorifici. L'impianto rimane nascosto sotto la gengiva, oppure ne rimane esposta solo una piccola porzione superiore che non crea disagi.

     

    Fase di osteointegrazione:

    Si attendono 3-6 mesi, a seconda dei casi, per permettere all'osso di guarire e crescere intorno all'impianto.

    In questo periodo, se necessario, si usa una protesi provvisoria non ancorata agli impianti.

    In alcuni casi non è necessario attendere l'osteointegrazione, ma si può procedere direttamente all'utilizzazione dell'impianto.

     

    Fase di utilizzazione dell'impianto: 

    viene inserito sull'impianto un pilastro in titanio che viene utilizzato come se fosse un dente naturale saldissimo. Viene preparato un provvisorio con cui si può masticare come con i denti naturali. Dopo un periodo variabile vengono adattati i denti definitivi.

     

    Concluso il trattamento dovrete rispettare le stesse norme di igiene che valgono per i denti naturali e fare una visita di controllo annuale. 

    E QUANDO MANCA L'OSSO? 


    Esistono casi in cui l'osso è stato riassorbito nel corso degli anni o per processi infettivi ; anche in queste situazioni è possibile, attraverso tecniche di rigenerazione ossea, sostituire comunque i denti mancanti utilizzando gli impianti. Potrà essere necessario rigenerare l'osso con membrane oppure prelevarlo da altre zone circostanti e posizionarlo dove verranno inseriti gli impianti. Nelle zone superiori posteriori si può rigenerare osso attraverso il rialzo di seno mascellare. Durante la visita vi verranno spiegate dettagliatamente le tecniche più appropriate al vostro caso.


    TECNICHE DEL FUTURO DISPONIBILI GIA' OGGI:


    Sono anche utili per stabilizzare protesi totali inferiori o per ridurre il palato su quelle superiori. Ma soprattutto nuove tecniche permettono di inserire immediatamente gli impianti (impianti postestrattivi) dopo estrazione dei denti, e caricarli subito (anche in giornata!) con dei denti perfettamente adattati all'estetica della bocca (carico immediato). Siamo in grado di effettuare una ricostruzione integrale delle vostra bocca con soli 6 impianti per arcata con carico immediato (con un rilevante risparmio economico). In alcuni casi siamo anche in grado di effettuare questo intervento senza incisione della gengiva (tecnica flapless,impianti trasmucosi) con guarigione enormemente facilitata. e pressoché nessun disturbo dopo l'implantologia . Attualmente è in fase di impiego iniziale una tecnica che somma tutti questi vantaggi (All-on-four + Nobel Guide) che rivoluziona, semplificandola, tutta l'implantologia cui siamo abituati.


    Carico Immediato

    IMPLANTOLOGIA: LA TECNICA DEL CARICO IMMEDIATO 


    COS'E' E COME FUNZIONA IL CARICO IMMEDIATO


    Negli ultimi anni l'implantologia ha fatto molti passi avanti. Uno dei progressi più significativi della ricerca dei nostri giorni riguarda il superamento, in casi selezionati, del tempo di attesa necessario alla osteointegrazione, cioè del tempo necessario affinché l'osso ricresca sull'impianto legandolo a sé. Solo quando l'impianto è osteointegrato, infatti, è possibile "caricarlo", ovvero utilizzarlo come pilastro per costruire una protesi fissa. Normalmente è necessario attendere dai tre ai sei mesi, prima di poter "utilizzare", dal punto di vista protesico, un impianto. Gli studi più recenti sono invece giunti a queste due conclusioni:


    1:aumentando la superficie dell'impianto a contatto con l'osso, è possibile facilitare il legame dell'impianto stesso con le cellule ossee. In altre parole, quanto più è ampia la superficie di impianto a contatto con l'osso, tanto più i tempi di osteointegrazione si abbreviano, entro certi limiti.


    2:l'utilizzazione di impianti in titanio rivestito di idrossiapatite, che è la matrice cristallina di cui è costituito l'osso, riesce a ridurre ulteriormente i tempi della osteointegrazione.


    Attraverso questa nuova generazione di impianti oggi è possibile ridurre i tempi di osteointegrazione, arrivando addirittura, in condizioni selezionate, ad eliminarli con procedure di caricamento e protesizzazione (e masticazione) immediate".


    COSA STA DUNQUE CONCRETAMENTE CAMBIANDO PER IL PAZIENTE?


    E' possibile, in alcuni casi, andare dal dentista, estrarre il dente malato e sostituirlo con un impianto che viene immediatamente aggiunto della sua capsula protesica. Questo consente di risolvere in tempo reale il problema estetico senza dover stare per lunghi periodi senza denti o utilizzare protesi rimovibili.


    E' possibile andare dal dentista alla mattina, togliere tutti i denti dell'arcata inferiore, inserire gli impianti necessari (ora anche solo 6), attendere poche ore riposandosi a casa o in uno spazio predisposto (day surgery) che il lavoro protesico venga preparato ed uscire, anche in giornata, con una protesi fissa completa inferiore che permette di masticare subito.


    E' bene chiarire che queste procedure non sono sempre preferibili a quelle più "lente". E' innegabile che i nuovi traguardi raggiunti dall'odontoiatria consentano di venire incontro a quei pazienti per i quali il fattore "tempo" è cruciale, a coloro che hanno grandi esigenze estetiche e non accettano di restare per mesi in una condizione esteticamente insoddisfacente e, infine, a quanti si rifiutano di utilizzare protesi rimovibili poco stabili anche solo per un certo numero di mesi".


     

Protesi


Protesi, perdita di un singolo dente o più denti

Quali casi si possono trattare con gli impianti  e quali sono le cure alternative?

La perdita anche di un singolo dente, oltre ai danni immediati di carattere estetico e funzionale, comporta uno squilibrio a livello dell'apparato masticatorio con conseguente spostamento e malfunzionamento dei denti residui.

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    In questi casi la soluzione è di gran lunga la migliore in quanto dà ottimi risultati estetici e funzionali, , consentendo di non toccare con lavori protesici i denti vicini. Probabilmente tutta l'odontoiatria protesica in futuro si farà in questo modo

    Le cure alternative che ancora oggi si usano sono:


    Protesi mobile  - I vantaggi sono il costo ridotto.

    Gli svantaggi sono un difficile risultato estetico e l'ingombro di una protesi mobile poco giustificata per la sostituzione di un singolo dente. L'efficienza masticatoria si riduce al 30% del dente fisso.


    Ponte adesivo - I vantaggi sono un discreto risultato estetico ed il relativo mantenimento dell'integrità dei denti adiacenti che vengono leggermente limati con le frese. Gli svantaggi sono la relativa fragilità degli ancoraggi che ne limitano l'uso quasi esclusivamente come soluzioni temporanee.


    Ponte fisso - I vantaggi sono il buon risultato estetico e la semplicità di esecuzione. Lo svantaggio è rappresentato dalla necessità di rimpicciolire con le frese i denti adiacenti, sacrificandone così l'integrità.


    PERDITA MOLTI DENTI


    Nel caso di perdita di molti denti spesso le metodiche tradizionali permettono solo delle sostituzioni con protesi mobili.


    Oggi possiamo ricostruire un'arcata con soli 4 impianti post estrattivi con carico immediato e protesi fissa (All-on-four). Questo lavoro ha un eccellente rapporto qualità/prezzo

    Anche in questi casi con l'implantologia  si possono ottenere delle protesi fisse  con ottimi risultati estetici e funzionali.


    Le cure alternative sono:

    Ponte fisso - Stessi vantaggi e svantaggi visti in precedenza. Nel caso di perdita di più denti questa soluzione non sempre è attuabile, in quanto spesso non è disponibile un elemento dentale posteriore a cui ancorare il ponte ed inoltre non sempre il numero di radici naturali e le condizioni di salute delle gengive sono sufficienti a garantire la durata nel tempo della protesi.


    Scheletrati - Sono delle protesi parziali mobili ancorate, con ganci o attacchi, ai denti. I vantaggi sono rappresentati dal costo ridotto e dalla semplicità di esecuzione. Spesso si adottano come soluzioni temporanee.

    Gli svantaggi sono determinati dal trasferimento di ulteriori carichi ai denti naturali di ancoraggio, alle gengive e all'osso sottostante, accelerandone l'usura e quindi la perdita.

    Naturalmente essendo una protesi mobile è necessario tenere presente il difficile risultato estetico e l'inevitabile problema di ingombro della protes,. e soprattutto la scarsa efficienza masticatoria (circa un terzo del dente fisso, naturale o no) .


    MANCANO TUTTI I DENTI INFERIORI: COSA FARE?


    Nei casi di totale mancanza dei denti inferiori, la protesi mobile totale (dentiera) è il tipo più tradizionale di soluzione proposta, ma la sostituzione dei denti persi con protesi totali di questo tipo è spesso poco accettata per la loro scarsa stabilità. A causa di una quantità di supporto osseo insufficiente può essere infatti difficile mangiare e parlare con sicurezza.


    Dentiera tradizionale -  Oltre ai problemi di stabilità, soprattutto per l'arcata inferiore, queste protesi trasmettono tutto il carico masticatorio alle gengive e all'osso sottostante, determinandone un lento ma inesorabile riassorbimento, da cui deriva un continuo peggioramento della stabilità della protesi e una maggiore difficoltà nel caso si vogliano poi inserire degli impianti.


    Per risolvere efficacemente questi problemi si possono inserire degli IMPIANTI  (il numero di impianti necessari e le soluzioni migliori vengono valutate per ogni singolo caso) utilizzabili come ancoraggio delle PROTESI RIMOVIBILI: la protesi, che diventa così molto più stabile, in questo caso è detta Overdenture. Gli impianti vengono collegati con una barra di ancoraggio, (come si vede in figura) e nella superficie interna della protesi viene inserito un incastro metallico. La protesi s'inserisce sulla barra di ancoraggio, realizzando un forte aggancio e ottenendo così la stabilità desiderata. La barra di ancoraggio viene avvitata in maniera stabile sugli impianti, mentre la protesi deve essere rimossa per le quotidiane operazioni di pulizia.


    In altri casi si possono utilizzare quattro o più impianti come supporto di una PROTESI FISSA: questo tipo di protesi è detta invece All-on-four ( Toronto  se con 5 impianti) ed è avvitata sugli impianti dal dentista e da lui può essere svitata solo in casi particolari. Un consiglio: non aspettate per fare i lavori necessari che troppo osso di supporto sia riassorbito: questo obbliga a fare lavori con più impianti, o più complessi, pertanto con un costo maggiore.


    a. Protesi mobile totale o scheletrata La protesi mobile è volta a sostituire una parte o l’intera arcata dentaria e può essere rimossa dal paziente allo scopo di eseguire le ordinarie manovre di igiene quotidiana.

    Quando mancano alcuni denti e non si vuole o non si può ricorrere all’implantologia è possibile ripristinare la dentatura con una protesi mobile parziale scheletrata . Questa presenta una struttura metallica di base sulla quale vengono montati dei denti in resina.

    Questa protesi si ancora ai denti naturali residui con dei ganci metallici. I ganci metallici nelle zone anteriori potrebbero essere antiestetici per questo oggi è possibile avere una protesi flessibile in nylon con ganci estetici trasparenti o bianchi.

           

    b. - Protesi mobile su impianti   È possibile migliorare la stabilità delle protesi mobili con l’inserimento di 2 o più impianti. In questo modo tramite specifici attacchi si potrà mettere e  rimuovere la protesi con semplicità ottenendo grossi vantaggi tra i quali l’assenza del palato nella protesi superiore e una migliore preservazione dell’osso.

       

    c. Protesi fissa. La protesi dentaria fissa può essere su singolo elemento, diventato fragile  a causa di fratture o devitalizzazione, oppure su più elementi con la costruzione di un ponte per la sostituzione di elementi mancanti in caso di impossibilità ad inserire impianti (o non volontà da parte del paziente).

    Il dente da protesizzare viene ridotto ad un moncone sufficientemente sottile da poter essere ricoperto dallo strato di metallo e materiale estetico. Le capsule possono essere costruite interamente , in metallo e resina, metallo e ceramica oppure zirconio..La mancata ricopertura di un dente può comportare la frattura di parti di esso che possono comprometterlo fino alla estrema necessità d'estrarlo. 

    La protesi fissa viene eseguita ovviamente anche su impianto, dove lo stesso si sostituisce alla naturale radice del dente. Può essere avvitata o cementata, su uno o più impianti.

    Nel nostro studio viene utilizzato uno scanner intraorale  digitale di ultima generazione Shining 3d Aoralscan 3 , preciso e veloce per acquisire i dati necessari a produrre elementi di protesi fissa al posto delle convenzionali e fastidiose impronte. 

    Il Maryland bridge è un ponte dentale, definitivo o provvisorio, indicato in caso di perdita dei denti frontali. Il vantaggio principale di questo dispositivo protesico è che si fissa, tramite due alette laterali e dei cementi adesivi, sulle pareti posteriori dei denti che si trovano vicino all’elemento mancante senza che questi vengano limati o toccati in alcun modo. Può essere usato anche con funzione provvisoria in attesa di implantologia.


    Le faccette dentali sono sottilissime lamine (veeners) in ceramica o composito che vengono incollate ai denti per migliorarne l’aspetto in modo davvero radicale. A differenza di ponti dentali e corone, la porzione di dente sacrificata all’applicazione delle faccette in ceramica è davvero minima (in media 0,5 -0,7 mm di spessore del dente), e il risultato finale non solo è esteticamente perfetto, ma anche solido e durevole nel tempo. Vengono utilizzate sugli incisivi macchiati, grigi a causa di traumi e necrosi dell’elemento o storti con degli spazi antiestetici.


           

Igiene dentale e Sbiancamento dei denti 


Il colore dei denti  dipende da diversi fattori tra cui l'età, la dieta e la condotta di vita, che influiscono sia sulle macchie intrinseche (dovute per esempio all'uso di tetraciclina  nei bambini o a difetti di sviluppo dei denti), sia sulle macchie estrinseche ( fumo, alimenti, o bevande come thé e caffè).

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    Affinché denti e gengive restino sani a lungo è necessario seguire delle regole di igiene quotidiana semplici, ma precise. All’igiene orale quotidiana occorre poi affiancare delle visite periodiche dal dentista  per controllare lo stato di salute di denti e gengive, ma anche per sottoporsi a periodici trattamenti di ablazione del tartaro. La pulizia dei denti professionale consiste nella rimozione di placca e tartaro, attraverso l’apposita strumentazione, in modo da restituire al paziente denti più sani. 

    Da noi potrai trovare AIRFLOW® Prophylaxis Master  l’ultima innovazione  per la Guided Biofilm Therapy: una soluzione unica per la prevenzione e la profilassi di carie e parodontiti. Per un’igiene mini invasiva e indolore nel nostro studio certificato. 

    Per un sorriso ancora più bello e luminoso sorriso verrai consigliato e seguito con i nostri sbiancamenti

Chirurgia 


La chirurgia odontoiatrica o chirurgia orale è una specializzazione medica che racchiude tutti quegli interventi chirurgici legati alla risoluzione di patologie del cavo orale che non possono essere curate con trattamenti farmaceutici o semplici interventi.  Viene così suddivisa  nel nostro studio

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    La chirurgia implantare -  L’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che ha l’obiettivo di ripristinare i denti mancanti mediante l’inserimento di radici artificiali in titanio (impianti dentali).

    In sostanza, l’implantologia è una procedura di riabilitazione rivolta a chi ha perso i denti naturali.

    I denti artificiali sono concepiti per sostituire i denti veri ma mancanti sia nell’estetica che nella funzione masticatoria.Prima dell’intervento di implantologia dentale, per garantire il miglior esito dell’operazione, si predispone una pianificazione al computer guidata da usare nel corso del posizionamento dell’impianto. Si procede quindi alla produzione di una dima chirurgica che guiderà appunto nella fase di inserimento dell’impianto  

    La pianificazione computer guidata è uno strumento particolarmente utile nell’ambito dell’implantologia dentale, perché aumenta la precisione dell’inserimento dell’impianto e riduce l’invasività chirurgica dell’intervento, a beneficio del paziente. Grazie a questa è possibile utilizzare la tecnica Flapless (ovvero senza il taglio del lembo gengivale),  che permette una guarigione particolarmente più veloce ed immediata rispetto all’Implantologia tradizionale eseguendo  dei fori direttamente sulla gengiva .

     Vi possono essere due modi di proseguire la chirurgia implantare:

    -lasciando l’impianto sommerso sotto gengiva e si dovrà quindi provvedere alla sua scopertura circa 3-4 mesi dopo a seconda dei casi per poi procedere con la fase protesica

    -inserendo già la vite di guarigione per condizionare la gengiva ( non vi sarà quindi necessita di una seconda fase chirurgica)

    - facendo il carico immediato. Ciò significa posizionare anche la protesi fissa sull’impianto appena inserito riducendo notevolmente i tempi di attesa.   Questa brevità ha dei forti vantaggi per il paziente: innanzitutto è possibile riacquisire la naturale funzione masticatoria in tempi particolarmente rapidi e inoltre  l’intervento di fatto risulta essere particolarmente meno invasivo in quanto definito in un unico appuntamento senza necessità successiva di riaprire di nuovo il lembo gengivale.

    La decisione tra queste 3 soluzioni va presa dal professionista in base a diversi fattori tra cui qualità dell’osso e necessità estetiche.

    La chirurgia endodontica -  rappresenta l’intervento di elezione quando non è possibile curare un dente con una lesione apicale ( granuloma ,cisti ) mediante una normale cura canalare o devitalizzazione attraverso la corona del dente, specialmente quando il ricorrere di fenomeni ascessuali diventa frequente e doloroso per il paziente oppure quando l’intervento di devitalizzazione, sebbene ben eseguito non ha portato alla guarigione della lesione apicale. 

    La chirurgia ricostruttiva e rigenerativa - Il termine chirurgia ossea rigenerativa indica un insieme di metodologie chirurgiche finalizzate al ripristino della struttura ossea in termini di altezza e spessore in modo da assicurare i presupposti per un corretto posizionamento degli impianti dentali.

    La chirurgia estrattiva di ottavi complessi inclusi (denti del giudizio) - L’estrazione degli ottavi inferiori rappresenta l’intervento di chirurgia orale più frequentemente eseguito in ambito odontoiatrico. In genere, l’avulsione degli ottavi è conseguenza di problematiche correlate all’inclusione di tali elementi. Si stima, infatti, che il dente del giudizio inferiore sia l’elemento dentario più frequentemente incluso , seguito dal terzo molare superiore e dal canino superiore. Dal punto di vista clinico, si definisce semi-incluso (o parzialmente incluso) un dente che pur non essendo completamente erotto in una posizione normale è tuttavia visibile in bocca o comunque è in comunicazione con la cavità orale. Si definisce, invece, totalmente incluso un dente non visibile nel cavo orale in quanto completamente ricoperto da tessuto molle e parzialmente o totalmente da osso. 

    L’asportazione chirurgica degli ottavi inclusi e seminclusi richiede la conoscenza dell’anatomia chirurgica, l’uso di strumenti adeguati e l’applicazione di un metodo razionale per minimizzare il rischio di complicanze e ottimizzare la guarigione parodontale. Le difficoltà e i rischi inevitabilmente associati ad ogni singolo intervento chirurgico possono essere valutati attraverso opportuni indicatori: 

    L’esame radiografico standard per valutare lo stato di eruzione e per escludere la presenza di patologie a carico dei terzi molari è l’ortopantomografia (OPT) mentre la valutazione del rischio neurologico viene fatto con Cone Beam. Entrambi gli esami radiologici verranno effettuati comodamente presso il nostro studio con un macchinario di ultima generazione Newtom Giano Hr

    La chirurgia di rialzo del seno mascellare  - Il rialzo di seno mascellare è un intervento che consente di far crescere nuovo osso  nello spazio tra la base del seno e la membrana sinusale utile per l’inserimento di impianti .  L’aumento del volume si effettua grazie ad un innesto di un sostituto osseo a base di biomateriali.  La membrana del seno mascellare viene sollevata verso l’alto per fare spazio all’osso aggiuntivo.   I 

    L’esame cone beam è fondamentale perché ci permette di capire se la forma del seno è favorevole alla rigenerazione e qual è il grado qualitativo del tuo osso (alto, basso, spugnoso, denso, ecc). 

    La Chirurgia parodontale  - Per intervento parodontale si intende una tecnica chirurgica utilizzata per bonificare le tasche gengivali profonde. In alcuni casi oltre alla pulizia delle tasche gengivali, può rendersi necessaria l’osteoplastica cioè un trattamento di rimodellamento dell’osso intorno alle radici del dente o dei denti interessati o una rigenerazione ossea con l’applicazione di un sostituto osseo biocompatibile nel sito interessato.

    Disinclusione elementi  - Per inclusione dentale, si intende la mancata eruzione di uno o più denti nell’arcata i quali, non riuscendo ad erompere, restano nascosti all’interno di osso e gengiva.

    Si tratta di una condizione da esaminare e risolvere nei tempi corretti, al fine di impedire che si verifichino danni estetici e masticatori all’intera dentatura. Oltre a disagi di tipo estetico, la scorretta occlusione che ne deriva può talvolta avere conseguenze spiacevoli come mal di testa, infiammazioni gengivali, mal di denti o infezioni del cavo orale.

    Gli elementi dentari maggiormente colpiti da problemi di inclusione ossea, sono senza dubbio i canini dell’arcata superiore.

    Sovente, ci troviamo infatti ad andare a trattare e risolvere casi di denti inclusi nei bambini. Questo, avviene quando la dentatura permanente non riesce a posizionarsi correttamente, poiché i denti definitivi trovano alcuni ostacoli nel loro percorso di eruzione. In questi casi la chirurgia serve ad arrivare all’elemento incluso e, in associazione ad un trattamento ortodontico, l’elemento viene ancorato e poi guidato nella posizione corretta 

Microscopio: suo utilizzo e Endodonzia al microscopio


L’utilizzo del microscopio in odontoiatria è essenziale per la diagnosi e per la buona riuscita di diversi trattamenti inoltre ha permesso di sviluppare tecniche minimamente invasive per il paziente e di “sacrificare” minor tessuto dentale, rispetto alle tecniche tradizionali, potendo così conservare più a lungo i propri denti originari

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    L’endodonzia, ad oggi, è probabilmente la disciplina odontoiatrica su cui la grande microscopia ha avuto l’impatto maggiore. Il sistema di ingrandimento può essere utilizzato da un operatore esperto nell’intero arco della terapia. La fase che maggiormente ne beneficia sembra però essere quella iniziale, dall’apertura di camera fino al reperimento e all’esplorazione dei canali. Nei casi complessi di calcificazione camerale e canalare, ad esempio, solo con un adeguato sistema di ingrandimento e di illuminazione è possibile distinguere il materiale calcifico dai tessuti normali (e sua volta la dentina primaria dalla dentina di neoapposizione) e reperire le più piccole tracce della posizione degli orifizi canalari.

    L’endodonzia non è comunque l’unica tra le grandi branche dell’odontoiatria generale in cui l’uso del microscopio è raccomandabile. In chirurgia si potranno effettuare lembi minimamente invasivi e l’uso di microsuture. In conservativa l’uso dell’ingrandimento garantisce un accurato controllo dei margini del restauro. In protesi e protesi su impianti il margine di chiusura rispetto al tessuto gengivale potrà essere verificato e gestito al microscopio.

Diagnostica


La diagnostica radiologica in odontoiatria ha avuto negli ultimi anni una importante evoluzione della strumentazione ed ha permesso un notevole miglioramento sia in termini di qualità che di quantità delle informazioni, riducendo allo stesso tempo l’esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti. Il nostro  studio è dotato di moderni e sofisticati sistemi digitali di acquisizione delle immagini rx.. Si va dalla radiografia endorale che mostra uno o più denti, alla ortopantomografia, detta anche panoramica delle arcate dentarie, fino alla tomografia computerizzata a fascio conico (TC Cone Beam o CBCT).

Grazie a queste tecniche di “imaging” è possibile analizzare approfonditamente le strutture anatomiche al fine di ottenere una diagnosi accurata.

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    Radiografia Endorale - Questo esame è semplice e veloce da realizzare. La parola “endorale” sta a significare che la lastrina viene posizionata all’interno della bocca, generalmente sorretta da un sostegno in plastica mantenuto in sede dal morso del paziente.Sfruttando le attuali tecnologie di digitalizzazione dell’immagine mediante laser-scanner, la lastra viene direttamente processata e visualizzata a computer, garantendo al paziente una minore dose di radiazioni e una qualità dell’immagine ottimale.

    Panoramica - Questo tipo di radiografia è in grado di fornire una rappresentazione bidimensionale dell’anatomia delle strutture dento-scheletriche, offrendo un’istantanea delle condizioni generali di salute orale del paziente.In sintesi, l’ortopantomografia presenta all’odontoiatra un quadro generale della bocca del paziente, mostrando tutti i denti dell’arcata superiore e inferiore e le strutture anatomiche ad essi correlate. Pertanto, il dentista avrà informazioni riguardanti lo stato generale dei denti, la loro disposizione, la possibile ritenzione e inclusione, la presenza o meno di denti sovranumerari, lo stato delle ossa mascellari, e così via.

    La TC Cone Beam (Tomografia Computerizzata o CBCT) è uno strumento diagnostico in grado di fornire immagini tridimensionali di altissima qualità delle ossa mascellari e dei denti, mediante la scansione a basso dosaggio di raggi X delle arcate dentali del paziente. La CBCT rappresenta il “gold standard” nel campo della radiodiagnostica odontoiatrica ed è alla base, tra le altre cose, dei successi dell’ implantologia  L’esame eseguito con la TC Cone Beam 3D è assai versatile e risulta quindi utile, se non necessario, in vari casi, dalla diagnosi e pianificazione terapeutica alla chirurgia orale. Nel nostro studio potrete trovare un macchinario NewTom Giano HR  Protocolli a bassa dose, tecnologia SafeBeamTM e centratura servo assistita per la massima tutela della salute del paziente  

Pedodonzia


La pedodonzia è una specialità dell'odontoiatria che si concentra sullo sviluppo dentale di neonati e bambini. E’ molto importante che i bambini siano sottoposti a controlli regolari dal dentista proprio per assicurarsi che i denti crescano nel modo corretto. Da qui l’importanza di sottoporsi alle visite di pedodonzia con cadenza regolare e di insegnare ai più piccoli l’importanza di una buona igiene orale  Essenziale anche la salute dei denti da latte e le carie che non sono curate nel modo giusto possono influenzare lo sviluppo dei denti permanenti

Ortodonzia


 L’ortodonzia si propone di correggere la posizione alterata dei denti per risolvere problematiche di tipo estetico e masticatorio.

Oggi sono disponibili diverse tecniche ortodontiche che consentono di realizzare numerosi trattamenti, sia fissi che mobili, per ripristinare la corretta funzionalità del cavo orale, prevenendo o correggendo abitudini viziate e ulteriori disturbi, talvolta anche gravi.

 Nel nostro studio utilizziamo tecniche di ortodonzia sia fissa e mobile e con metodo Invisalign® uno dei trattamenti ortodontici più richiesti degli ultimi anni. Consente di correggere difetti importanti senza incidere sull’estetica del sorriso.

 Implantologia guidata


Grazie all' ausilio di un apparecchio radiografico Cone Beam e allo scanner intraorale di ultima generazione possiamo generare delle immagini tridimensionali che, acquisite da un programma dedicato, ci permette di mettere in atto una progettazione virtuale di quello che sarà l'ntervento di inserimento degli impianti osteointegrati. Questo avverrà senza l' incisione della gengiva, ma soprattutto consentendo l'inserimento  dell'impianto nella posizione in assoluto ottimale per qualità dell'osso, distanza dal nervo mandibolare o dal seno mascellare e infine per la perfetta protesizzazione dello stesso. .

Orari di apertura

Lunedi, martedi, giovedi e venerdi

09:30 - 13:00   14:00 - 20:00

Mercoledi

9:00 - 13:00

Sede e recapiti

Viale E. Millo, 69

16043 CHIAVARI (GE)

studiodentistico.bonelli@yahoo.it
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